Ovs e Coin annunciano il “divorzio” tra le due società, nonostante i buoni incassi della prima. Qual’è il motivo?
A giugno scorso erano iniziate le trattative, ma dopo sei mesi di finanziamento le due società fanno un passo indietro. Ovs decide così di non procedere all’acquisizione della catena italiana che opera con le insegne Coin, Coin Excelsior e Coincasa. Si chiude così il dossier che prevedeva l’unione con i settori dell’abbigliamento, della bellezza e della decorazione d’interni della società Coin.
A cosa è dovuta la scelta?
La fine del rapporto fra Ovs e Coin assicura comunque la valenza commerciale del brand e del network di quest’ultima. Tuttavia, al momento la società quotata sulla Borsa di Milano preferisce “proseguire nell’azione di deleverage che, in questo contesto di mercato e alla luce delle attuali quotazioni, appare rappresentare il miglior interesse per i suoi azionisti”.
Nel 2022 l’aumento delle vendite dell’11% rispetto al 2021 per Ovs determina un flusso di 60 milioni di euro per l’azienda. Da questi dati si ipotizza che il 2023 potrebbe andare ancora meglio per la società. “Sul fronte delle vendite l’orientamento al consumo mostra segnali positivi ed i nostri clienti continuano a dimostrare apprezzamento per i marchi del gruppo”, dichiara la società.
Data la situazione economica incerta però Ovs decide di tagliare i ponti (per il momento) con Coin, che è stata giudicata “troppo onerosa”. La società si concentrerà quindi sul rilancio dei due marchi appena acquisiti, Stefanel e Les Copains, prima di proseguire nella sua crescita esterna.